Don Ambrogio Grittani, il sacerdote degli accattoni

 Un contemplativo accanto agli ultimi di Molfetta

Sempre ieri anche un italiano è stato riconosciuto venerabile. Si tratta di don Ambrogio Grittani definito, “il sacerdote degli accattoni”, fondatore delle case di riposo dell’Istituto Suore Oblate di San Benedetto Giuseppe Labre. Nato nel 1907 a Ceglie del Campo (Bari), entrò nel 1918 nel Seminario arcivescovile di Bari. Nel 1924 passò nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta.
Il 25 luglio 1931 don Ambrogio venne ordinato sacerdote nella Parrocchia di San Giuseppe, a Bari. Docente di lingua e letteratura latina presso il Pontificio Seminario regionale liceale e teologico, pubblicò numerosi articoli giornalistici sul settimanale diocesano “Luce e vita”. Fu ad Assisi, durante un corso di esercizi spirituali nell'agosto del 1941, che egli, nel desiderio di partecipare più intimamente al mistero eucaristico, maturò il proposito di dedicarsi totalmente ai più poveri del tempo, agli accattoni. Da quella data cominciò a prendersi cura spirituale e materiale dei poveri di Puglia e fondò l’Opera Pia “San Benedetto Labre”. Escogitò molte iniziative per poter offrire il pasto quotidiano ai “Suoi” poveri.  Finalmente nel 1950, si avverò uno dei sogni più ambiti da don Ambrogio: la prima casa di accoglienza a Molfetta. In quella casa, seme nascente dell'Opera, prima gemma del suo ideale di carità, il sacerdote visse soltanto sette mesi. Una forma acuta di angina pectoris consumò il suo cuore. Morì il 30 aprile e a ottobre avrebbe compiuto 44 anni. A tanti anni dalla sua scomparsa rimangono attuali la lezione e le parole di questo uomo definito “apostolo del Sud” e “padre dei poveri”: «Dopo una profonda riflessione, finalmente decisi: i poveri accattoni saranno il mio campo di lavoro: li amerò, li difenderò, consacrerò la mia vita a santificarli e a nobilitarli, farò loro dimenticare i tormenti di una vita senza luce e senza speranze. Darò loro casa, affetto e una serena vecchiaia».

Filippo Rizzi