Siamo al mese dei morti. I cimiteri si affollano di mesti, le sacre tombe si ricoprono di fiori. È il pensiero dei vivi per i morti, il segno della gratitudine e del ricordo verso i nostri cari defunti. Ma non tutte le tombe hanno fiori, non tutte una lacrima. Tombe abbandonate, tombe dei poveri, a voi io penso, per voi le preghiere e il ricordo dell’Opera. Un fiore più bello e più efficace depone su quelle zolle due volte sacre l’Opera con il suffragio. Quando verremo al Cimitero vi rivedremo, tombe di poveri, e vi ricorderemo che anche se sulla terra quelle tombe restano abbandonate e senza fiori, pure le vostre anime, o poveri, nella risurrezione splenderanno della luce mille volte più chiara di tutte le altre anime, perché la preferenza di Gesù per voi non finisce quaggiù; voi siete i Signori del regno dei cieli.