Gesù imbandisce la gran Cena Eucaristica sul nostri altari, affinché tutti i fedeli partecipino, ma purtroppo si trovano ancora delle anime che portano le tre scuse del Vangelo per esimersi dall'invito. Ho comperato il podere, cioè ho da pensare ai beni della terra. Quanta verisimiglianza con i possidenti che ha tutto pensano fuorché all'anima. Ho comperato 5 paia di buoi. Quanta verisimiglianza con coloro che si danno al commercio e trascurano l’anima. Ho preso moglie. Quanta verisimiglianza con coloro che si danno ai piaceri della carne e che perciò non sanno gustare le bellezze dello spirito.
Non è dunque giusto che il Signore si sdegni e inviti alle gioie spirituali coloro che disprezzano i possessi di queste terra, i traffici e i sensi? I poveri di tutte le misere cose della terra avranno il posto di preferenza e nessuno di coloro che erano stati invitati gusteranno la cena del Signore.
Poveri, storpi, ciechi, zoppi da quella cena usciranno rifatti e nel gran giorno appariranno come stelle del Cielo. (Amare 62, 3.6.1945).