L'incontro con Gesù Risorto spegne ogni sete del cuore umano. Dice Sant'Agostino: Il mio cuore è inquieto finché non riposa in Te. Anche noi, uomini del terzo millennio, abbiamo il cuore inquieto e siamo alla ricerca di verità e di sicurezze che trascendano quelle materiali che non spengono la nostra sete e il nostro bisogno esistenziale.
La risposta alle nostre esigenze profonde può venire solo dalla Resurrezione di Cristo, la forza che ne scaturisce è immensa, ma dobbiamo disporci con una mentalità nuova e con una cultura purificata dai condizionamenti per accogliere la potenza e la vitalità che viene dalla Pasqua. La nostra superficialità che ci porta a rifiutare le parole di confort o che emana l'evento "Resurrezione", dipende, molto probabilmente, dal fatto che non abbiamo un'idea giusta della Resurrezione di Cristo.
Noi alimentiamo l'idea illusoria che tutto debba cambiare all'improvviso, che da un giorno all'altro non ci debbano essere più malattie, più sofferenze, niente guerre o morte e quando vediamo che tutto rimane come prima, che gli uomini continuano ad ammazzarsi, a seminare violenza, a causare disparità sociali ecc. ecc., siamo presi dalla delusione e quasi non crediamo più!
Che cosa vuol dire, allora, la vittoria pasquale e come possiamo accogliere la gioia della resurrezione? Dobbiamo capire che la vittoria di Gesù sulla morte che noi proclamiamo, riguarda ovviamente tutto il male del mondo: la violenza, la guerra, le armi, il peccato, la morte; tutto questo, però, parte da noi. La vittoria definitiva di Cristo è prevista ed è presente nella resurrezione, ma non possiamo preveder e questo tempo e il modo con cui ciò viene; certo è che verrà!
Una cosa ora è sicura: che la sua vittoria comincia innanzitutto nel cuore di ogni credente che si lascia illuminare dalla luce pasquale. Avviene in ciascuno di noi quando apriamo il nostro cuore all'amore, alla riconciliazione, alla carità verso i poveri: sono questi i frutti della resurrezione di Gesù. La vittoria su tutto il male del mondo avverrà, e noi lo dobbiamo credere fermamente; ma per adesso dobbiamo accogliere, con libertà e ferma decisione, l'energia di grazia che scaturisce dal Signore Risorto e collaborare con Lui al processo di rinnovamento e di salvezza del mondo intero.
La Resurrezione è il grande SI di Dio Padre all'umanità: Gesù tradito, condannato, ucciso, obbediente fino alla morte, che dalla croce dona all'umanità lo Spirito di vita e risorge Lui stesso come Signore della vita per riconciliare tutti noi col Padre. E' questo il grande dono del Cielo che la Trinità fa all'uomo. A noi il compito di riempire il cuore della speranza pasquale e comunicare al mondo la gioia del ritorno alla figliolanza divina.
Quei cristiani che esprimono entusiasmo, coraggio di vincere il peccato, preghiera e abbandono fiducioso al Padre nel dono di sé, questi sono i cristiani risuscitati da Cristo nella Pasqua e ricondotti al Padre.
Con l'augurio di essere anche noi tra questi fedeli, buona Pasqua nel Signore Gesù.