Il 16 aprile l’Opera festeggia il suo titolare. Il nostro Santo, che tanta devozione ed amore sta suscitando nel cuore dei Molfettesi, appare oggi più che mai affascinante e imitabile. Egli affascina con l’esempio di una vita volontariamente povera; volle seguire alla lettera l’invito di Gesù: se vuoi essere perfetto, spogliati dei tuoi beni e seguimi. Povero volontario per gustare la bellezza del “beati i poveri” volle insegnare a tutti i mendicanti del mondo che anche quella vita di estrema indigenza può generare eroismi di santità. Egli è imitabile specialmente in questi tempi in cui la miseria, aumentata per la guerra che impoverisce, reclama cuori generosi che sappiano dedicarsi ai fratelli più bisognosi. Perciò la festa del nostro Santo dovrà suscitare un maggiore slancio di apostolato verso i poveri e additare l’Opera come il campo facile di un lavoro tanto salutare e proficuo in questi durissimi tempi.(Amare 55, 15.04.1945).
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