IMPEGNIAMOCI! … è un grido, una preghiera, e un augurio.
Il grido di un giovane stanco di vedere in sé e intorno a sé degli uomini mediocri, ricolmi di indifferenza laddove l’ipocrisia non vela ogni cosa; Stanco di vedere delle persone accontentarsi dei banali surrogati della società del benessere, In una furiosa (ma quanto anti-cristiana) ricerca del denaro, pronta ad accettare ” trenta denari ” per tradire Cristo, ma immobile per un casuale prestarsi ad un fratello. Ed è non si ha neppure il buon senso di stare zittì; sì, perché se il mondo va male, se la Chiesa è in crisi, se l’umanità, se l’amore, la fratellanza ancora oggi sembrano un mito la colpa è sempre e solo degli altri! …
Ma quando avremo Il coraggio, semplicemente umano, di ammettere che noi, ciascuno di noi ha colpa in questo marasma di materialismo, di violenza e di egoismo?
E qui il mio grido diventa preghiera. A coloro che sanno accogliere un messaggio, da qualsiasi parte venga, rivolgo la mia preghiera.
IMPEGNIAMOCI! E se lo scoraggiamento, la malinconia e la sfiducia in noi stessi e negli altri irretiscono e impoveriscono il nostro agire alziamo lo sguardo al Consolatore ed allora anche le montagne si sposteranno.
Allora ciò che nella nostra piccola mente sembrava un’utopia riceverà la certezza del sole e la forza di una tempesta: l’umanità e l’amore verso tutti si caricherà del passo lento ma inesorabile del Cristo.
E la preghiera si trasforma in augurio che ognuno di noi possa impegnarsi strettamente per la composizione della famiglia cristiana.
Lo ripeto, non è impossibile, basta “volerlo” con fermezza e “volerlo” con Cristo.