Vivere

«Un tipo ameno, stanco ormai di far nulla, disse: che cosa è poi la vita? mangiare, bere e farneticare. Egli non viveva, ma vivacchiava, vegetava. Che cosa è la vita nostra? Oh, povero ricco, tu non avevi mai pensato che la vita fosse qualche cosa di più nobile, che il mangiare, bere e farneticare. La vita è il dono più bello che Dio abbia fatto all'uomo; la vita terrena è il campo dell'esperimento e della conquista di una vita beata celeste; la vita è la grande arena, ove si affermano gli eroismi e si bollano le viltà. Qui si iniziano le selezioni e si fissano i posti: Paradiso o Inferno. E siamo noi a decidere le nostre sorti future con la nostra volontà. La vita è tutto questo, e questo solo significa vivere.

Cosa fanno i ricchi nel pensionato dell'Opera? Rispondo con un grande entusiasmo: cominceranno a vivere. Penseranno cioè alla santificazione di se stessi. Povera Opera nostra se ogni assistito, fosse ricco o povero, non passasse dall'Opera Pia S. Benedetto Labre al Paradiso. Tradiremmo l'ultimo fine di questa nostra Istituzione. Non è proprio permesso ai Dirigenti o agli assistiti dall'Opera andare all'Inferno. L'Opera non vuoi battere che una sola via, quella stretta e spinosa che porta ai Paradiso. Se qualche assistito dall'Opera ha proprio la volontà di dannarsi, bisogna che esca, prima di morire, dall'Opera, perché il diavolo non fa prenotazioni a casa sua per gente dell'Opera.

I ricchi nell'Opera vivranno come non hanno mai vissuto. Volete proprio saperlo? Ecco. Assistendo ogni mattina alla S. Messa detta per loro. Come c'è la Messa del povero, ci sarà Messa del ricco. Frequentando se lo vogliono, anche quotidianamente la S. Comunione. Ascoltando una meditazione quotidiana; recitando il S. Rosario e prendendosi la benedizione di Gesù Sacramento ogni sera. Che vita eh! proprio da veri cristiani. Quando c'è questo, io non dubito che tutto il resto andrà bene. Saranno sempre allegri, perché c'è già la base della vera gioia, la grazia di Dio. Belle stanze, bel ristorante, belle sale di ricreazione, bei giardini; tutto bello, tutto confortante. E poi, e poi un'ultima bella cosa, una bellissima morte, assistita dal sacerdote dell'Opera e dalla suora dell'Opera, che non dovranno permettere a nessun ricco di morire solo e in disgrazia di Dio, perché all'ultimo momento il Direttore dell'Opera dovrà rilasciare un biglietto di partenza da questo mondo al ricco che muore, con su scritto così: valido per un solo ingresso al Paradiso per il ricco N . N., che delle sue ricchezze fece strumento di bene a favore dei poveri dell'Opera Pia S. Benedetto G. Labre.

Realmente, o carissimi ricchi, nell'Opera si starà sempre bene, perché sistemate così le cose, Voi, sentirete una grande gioia che vi farà esclamare: Questo è veramente vivere» (Amare 20, 13.8.1944).

don Grittani