Anche Gesù fu tentato, non perché desse prova della sua virtù, essendo Egli il Santo dei Santi, ma affinché insegnasse a noi il modo come vincere le tentazioni. Fu tentato nel senso: hai fame, soddisfa la carne. Ma Gesù assoggetta la carne allo spirito. L’uomo vive di parola di Dio, prima che di pane. Fu tentato nella mente: gettati nell'abisso, perché hai per servi gli Angeli che ti sosterranno. Ma Gesù costringe la mente alla umiltà che non flette verso la temerarietà. Fu tentato nel cuore: ti darò regni e magnificenza dal mondo. Ma Gesù orienta le suore verso l’unico oggetto desiderabile: l’adorare il servire Dio, disprezzando l’oro e lo splendore del mondo. Intendiamo bene, o fratelli? Così si viene il diavolo. Carne domata, mente umiliata e mondo disprezzato. Domando la carne, diveniamo angeli, umiliando la mente, diveniamo santi, rinunziando al mondo, diveniamo eroi della santità (Amare 47, 18.2. 1945).
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